Cos'è il Divertimento?

Quando stanno per arrivare i 30 anni, sono tanti i pensieri che passano per la mente.
Tutto sembra diverso e soprattutto si è molto più esigenti di una volta, si pretende di più, da sè stessi, dagli altri e in ogni aspetto della vita.
 
Si sente la pressione del tempo che passa e il bisogno di raggiungere degli obiettivi, almeno così è per me.. sono sempre stata molto esigente con me stessa e ho sempre sentito di dover dare svolte alla vita, di cambiare, di evolvere..
In questo mix di pensieri sul futuro (ormai prossimo), sulla strada giusta da prendere e scelte da fare, succede che in un workshop di scrittura il relatore ci chiede "cos'è il divertimento per voi?". "Scrivete su questo soggetto!".
 
Già cos'è il divertimento per me oggi? Forse sono diventata troppo preoccupata dall'età che non ci sto più pensando? Ma mi sto ancora divertendo? O probabilmente il divertimento va ricercato in qualcosa di diverso rispetto a prima?
 
Certo una volta avrei saputo subito cosa rispondere.
A 20 anni il divertimento per me era stare fuori tutta la notte con gli amici, dove non aveva importanza, certo c'era il nostro mitico locale, il Peter Pan, tappa obbligatoria, ma poi potevamo andare ovunque per altri locali, per feste o stare anche solo nel posteggio sul retro. Bastava essere tutti insieme a parlare, ridere, scherzare e sentire che la notte ci apparteneva. C'era chi beveva, chi fumava, chi magari esagerava anche un po', ma alla fine quello che veramente contava, era stare insieme.
Non frequentavamo le discoteche, eravamo troppo alternativi per farlo, noi eravamo dei rocker, dei punk, dei grunger, avevamo il nostro Pet e la sua musica, quella giusta, dai Nirvana ai Metallica, dai Guns ai Doors, dai System of A Down agli Smashing Pumpkins, etc. 
Quando il locale chiudeva, se non c'era altra festa dove andare, allora si stava nel posteggio e là passavamo il resto della notte. Si alzava il volume dello stereo dell'auto e ci si metteva a ballare oppure anche a giocare come bambini, con la bici di qualcuno o lo skate di un altro. Si rideva, ci si raccontava delle storie, si scambiavano opinioni e intanto si faceva l'alba.



Una volta siamo anche riusciti ad organizzare un partitone di calcio a mezzanotte nel centro della città che era addobbata per la festa del giardinaggio. La piazza principale era ricoperta di una bell'erbetta che noi abbiamo sfruttato come nostro campo di calcio (!), tutto intorno c'erano fiori e piante. Non l'avevamo programmato, siamo arrivati in centro e ci è venuta l'idea e in poco tempo sono sbucati altri ragazzi e hanno iniziato a giocare con noi. Alcuni di loro non li avevo mai visti prima e così è stata anche l'occasione per fare nuove conoscenze... Ora lo ricordo quasi come un sogno e mi tornano in mente i nomi, o meglio soprannomi, invitati sul momento come un certo Fish da Locarno.
Dal niente ci siamo trovati là in così tanti, nel cuore della notte nel centro città trasformato a parco, giocavamo, ridevamo, chiacchieravamo e non mancavano i flirt!
Alla fine ognuno di noi si è portato a casa dei girasoli che si trovavano nel centro della piazza... Quale miglior fiore in ricordo di quella notte.
E quella notte e ciò che per primo mi è venuto in mente in risposta alla domanda. 
 
Che cos'è per me il divertimento ora è più difficile dirlo, forse perché quello era divertimento puro, ci si godeva quei momenti in piena spensieratezza, magari senza testa e proprio questo era il bello, la capacità di fregarsene di tutto e sentire che esistevamo solo noi e quello che volevamo.
Ci si sentiva forti e liberi.

Ora non è più così e credo sia anche giusto, c'è un tempo per ogni cosa!
Eppure mi mancano quelle notti...
Mi spiace essere diventata meno fuori-di-testa, ma gli impegni, le responsabilità, il lavoro, la VITA ti costringe a cambiare e io sono cambiata.
Come dicevo a inizio anno, sono diversa in tante piccole cose (v. post 2010), sono passata, diciamo ad una "fase successiva", anche se non so bene quale sia e nemmeno ho ancora chiaro in testa cosa voglio, è un momento strano di transizione... in cui il divertimento resta un punto interrogativo.

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